Amo il sapore ovattato del silenzio
la fredda aria che sferza sul volto, brividi di gelido cuore,
una corsa senza senso mentre muore bianco il tetro cielo di luglio,
porta via con se ogni sensazione, ogni pensiero.
Oblio.
Voglia di piangere, voglia di sentire le gote solcate da vita ancestrale.
Lacrime prive di ogni emozione, di ogni movente. Pure lacrime.
Fame di vita, fame di carne, fame di corpo,
famelico impulso represso, una belva annegata nel suo conato;
le 5 e 20, ed è già la fine. Un'altra notte muore. La musica ha un odore diverso.
domenica 27 luglio 2008
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